Colapesce
Colapesce sarà ospite del Festival come giurato per i premi del Palmarès ufficiale di COMICON 2019.
Lorenzo Urciullo (aka Colapesce) è uno dei talenti più fulgidi e liberi della nuova scena italiana. Lo prova un percorso fatto di tre album che hanno riscosso i favori di pubblico e critica (Un meraviglioso declino, Egomostro e l’ultimo Infedele, prodotto con IOSONOUNCANE e Mario Conte) che hanno reso Lorenzo un talento unico, capace di unire la forma canzone pop più pura con la sperimentazione.
Ha vinto il Premio Tenco del 2012 per la miglior opera prima con il suo album d’esordio, Un meraviglioso declino. Il suo è un immaginario sempre in bilico tra raffinata canzone d’autore, pop e sperimentazione.
Dopo Egomostro, nel 2015, ha scritto insieme ad Alessandro Baronciani il graphic novel La distanza, pubblicata da Bao Publishing.
Come produttore, tra le altre cose, ha lavorato all’album Antico del grande tamburellista Alfio Antico, vera leggenda della musica etnica italiana. Nel 2013 è stato citato dal popolare quotidiano inglese The Guardian come esempio di musica italiana da esportazione. In precedenza era finito su NME come uno dei migliori prodotti pop in lingua non anglofona di Europa. Le Monde gli ha addirittura dedicato una pagina definendolo come il più credibile erede di Lucio Dalla e Franco Battiato e inserendo Egomostro tra i migliori dischi del 2015. Collabora regolarmente, in veste d’autore, con nomi noti del pop italiano.
Infedele, l’ultimo disco pubblicato a ottobre 2017 sempre per 42 Records, ha raccolto ottimi consensi di critica e di pubblico, grazie anche a un tour che ha fatto registrare numerosi soldout e che si è fatto apprezzare per la sua natura di spettacolo differente da quella di un concerto normale. A ottobre del 2018, invece, a un anno di distanza da Infedele è stata pubblicata solo in digitale la raccolta di outtake e remix Compendio infedele. A gennaio 2019 è andato in scena lo spettacolo teatrale Stanno tutti male, scritto insieme a Riccardo Goretti e Stefano Cenci e che lo ha visto debuttare anche in veste di attore.
Lo scrittore Francesco Pacifico, su IL de Il sole 24 ore, lo ha definito: “… una specie di David Byrne siciliano”. Lorenzo si è messo a ridere e non gli ha creduto.