Salve, qualcuno forse rammenta che, poco più di un lustro fa, il mio fratellino, all’epoca ancora senza nome ed in seguito appellato, a metà fra il poetico ed il rivoluzionario, Vladimir, di bieca reminiscenza bolscevica, vi tediò con una filippica sull’Uomo Nuovo cheguevariano proclamando a tutti la sua venuta. Il solito maschilista.
Ora io non vi occuperò molto tempo, e con femmineo e grintoso pragmatismo, vi annuncio il MIO muliebre avvento, compiuto con un po’ d’anticipo, sebben ormai da più di tre settimane; è tardi lo so, ma papi alino è ancora annichilito ed estasiato da cotanta beltade (oltre a non avere – temporaneamente – una casa, una connessione, una macchina, ed un altro paio di – sormontabili – casini), per cui ho dovuto pubblicare questa news da sola.
Quei bislacchi esemplari detti alini mi hanno chiamato LUCHA, che dovrebbe preparare me ed il mondo ad un futuro di lotta(trice) e di combattente per non ho capito bene quale causa del proletariato, e si affannano a correggere e precisare che non di errata trascrizione di Lucia trattasi, mancando proprio la “i”, bensì di fonema iberico.
A me va bene (poi si vedrà); per ora mamma alina mi allatta che è un piacere, alino fotografa la nera chioma fluente e il simbolico pugno chiuso e Vlad mi riempie di regalini che non riesco ancora a ghermire.
W la Donna Nuova, tutto il latte al popolo!
Lucha
30-9-2010 (genetliaco)