Claudio Castellini grazie alla collaborazione della Scuola Internazionale di Comics sarà presente alla XX edizione di COMICON.

Nato a Roma il 3 marzo 1966, Claudio Castellini è un veterano del mondo del fumetto internazionale, di cui entra a far parte sotto la guida dei fratelli Rinaldi. Nel 1986 vince il primo premio al concorso del Nono Convegno del Fumetto e del Fantastico di Prato ed approda alla Sergio Bonelli Editore, con cui debutta disegnando due storie di Dylan Dog. Negli anni successivi gli fu affidata dalla Bonelli la creazione grafica di Nathan Never, di cui disegnerà il primo albo pubblicato nel 1991, tutte le copertine fino al numero 59 (aprile 1996) e gli speciali sulla rivista Comic Art. Nel 1993 Inizia la collaborazione con la Marvel Comics con le covers di Fantastic Four Unlimited ed un graphic novel di Silver Surfer su testi di Ron Marz, Dangerous Artifacts. Il suo amore per l'anatomia, i dettagli tecnici ed i particolari, influenzato da artisti come John Buscema e Neal Adams, è evidente in quest'opera che ottiene nel 1995 il riconoscimento del premio Yellow Kid. In seguito ha lavorato sul crossover Marvel vs. DC, che fu il best-seller dell'anno e lo rese popolare negli Stati Uniti, e su numerose copertine e storie delle principali icone del fumetto americano, come Spiderman e Conan. Collabora anche con la Dark Horse realizzando una breve storia di Predator, candidata al prestigioso Eisner Awards nel 1998, e due numeri di Darth Vader Extinction per la collana Star Wars Tales. Nel 2001 disegna la storia The call per Batman Black&White e nel 2003 torna alla Marvel per realizzare la miniserie di successo Wolverine:The End con Paul Jenkins. Diventa il copertinista ufficiale della serie Batman:Gotham Knights e disegna varie covers per la testata Superman/Batman e Countdown to Final Crisis. Per la Wildstorm disegna copertine di Thundercats, Robotech e prende parte al progetto del volume The many worlds of Tesla Strong di Alan Moore. Il suo ultimo impegno con la DC riguarda una miniserie di Superman scritta da Marv Wolfman ed ancora inedita.