Dardust, dopo l’esordio con 7, lavoro che lo ha presentato ai media e al pubblico come uno tra i migliori esempi italiani in grado di rappresentare l’unione e l’evoluzione dell’elettronica con la musica classica, torna il 18 marzo con Birth, secondo capitolo della sua trilogia discografica, dove il contrasto tra classica ed elettronica si fa più netto, estremizzando le due anime dell’artista.
“Nei miei sogni ho incontrato Satie e l’ho portato a ballare al Berghain” – Dario Faini.
Registrato nei Sundlaugin Studio a Reykjavík (la storica casa/studio dei Sigur Ros, ma anche luogo di creazione dei lavori di Jon Hopkins, Damien Rice etc), il nuovo album Birth esalta ed estremizza le due anime del progetto Dardust, quella neoclassica e quella elettronica, creando un netto distacco con 7, il disco d’esordio pubblicato per INRI nel marzo 2015, dove il minimalismo pianistico risultava fondersi con naturalezza alle componenti elettroniche.
Dario Faini aka Dardust è un affermato autore, pianista, compositore e paroliere per Universal Italia e ha scritto, composto e arrangiato brani per Annalisa, Emma, Fedez, Marco Mengoni, Luca Carboni, Fiorella Mannoia, Cristiano De André, Francesco Renga, Irene Grandi, Alessandra Amoroso, Marco Carta, Antonino.
