GIANLUCA COSTANTINI

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Mosaicista di formazione, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna in Decorazione: proprio l’aspetto fortemente decorativo, che riprende la bidimensionalità del mosaico bizantino e l’ambientazione notturna delle scene, costituisce la sua prima cifra stilistica.
Comincia a pubblicare nel 1993 su Schizzo dove compare una storia scritta da Scianamé, L’ultimo appuntamento. Nell’anno successivo compaiono sue illustrazioni su Il Manifesto e Neural, nonché altre due storie brevi sulla rivista allora edita dall’Arci. Da allora sue illustrazioni sono apparse in numerosissime pubblicazioni editoriali, copertine di libri, produzioni musicali e materiali editoriali. Nel 1995 inizia la collaborazione con lo sceneggiatore Giovanni Barbieri, con la storia breve Probabilità. Nel 1996 inaugura la collana Schizzo presenta, del Centro Fumetto Andrea Pazienza, con Animalingua. Il suo mondo è popolato di figure arcane, simbologie tratte con sciamanica casualità dalla tradizione giapponese, russa, da uccelli mitologici e da frasi evocative. Nel 1998 vince proprio per il fumetto il premio Guercino. Alterna alla propria produzione, che si muove sempre nei confini labili di arte contemporanea, fumetto e illustrazione, iniziative culturali ed editoriali. Nel 2001 fonda il collettivo inguine, inizialmente un sito di sperimentazione del fumetto in internet. La sperimentazione è subito accolta con grande attenzione proprio dal mondo dell’arte contemporanea e inguine.net viene presentato in numerose mostre, tra cui la Biennale dei Giovani Artisti di Sarajevo del 2001 e vince tra gli altri il Premio Palinsesto nel 2004. Ma è nel 2006, con la pubblicazione del diario autobiografico Vorrei incontrarti (Fernandel edizioni) che il suo stile acquista un carattere più asciutto. L’aspetto fortemente decorativo e quasi orientale, lascia spazio ad un segno a linea chiara, in cui è lasciata alla scrittura la veste di decorazione. Un segno più gestuale e innocente, che apre le porte ad un mutamento anche nelle modalità di realizzazione delle tavole stesse. Il libro successivo, Diario di un qualunquista (Fernandel edizioni, 2007) raccoglie i disegni realizzati in tempo reale seguendo sulla rete gli eventi del mondo, raccogliendo con modalità di cut up immagini e parole di notizie magari passate velocemente in secondo piano, ma che sono effettivamente accadute e il cui spessore reclama una narrazione. Sempre nel 2007 pubblica, su testo di Carnoli – Colombari, Ultimo, Storia di ordinaria guerra civile.Un libro che ripercorre con taglio fiction la misteriosa uccisione di Arpinati, gerarca bolognese, dopo la liberazione. Il suo stile si libera, per modellarsi sulla base delle necessità narrative e la forma si adatta al contenuto, mostrando una molteplicità camaleontica di utilizzo delle tecniche e del segno. Nel 2008 per la comma 22 esce L’ammaestratore di Istanbul, su testo di Elettra Stamboulis, diario di viaggio della coppia ad Istanbul sulle tracce dell’intellettuale e pittore ottomano Osman Hamdi. Nel 2009 è uscito invece Officina del Macello (Edizioni del Vento), sulla decimazione di S. Maria La Longa nella Prima Guerra Mondiale, il più grave episodio di rivolta e di uccisioni sommarie di cui abbiamo testimonianza nella Grande Guerra. Il progetto Sangue in Algeria è stato invece realizzato per la galleria di fumetto contemporaneo di Perugia Miomao ed è stato esposto al Salon du Dessin di Parigi nel marzo 2009. Le sue storie sono apparse in moltissime pubblicazioni all’estero, in particolare del circuito alternativo, tra cui Stripburger (Slovenia), Laikku (Finlandia), Babel (Grecia), World War III (Usa).