Dalla complessità dei nostri tempi vissuta da un gruppo di “ragazzi morti” ai paradossi dell’adolescenza vista come “fantascienza”, da mostruose creature antropomorfe a ‘banali’ esseri umani, Davide Toffolo nel corso della carriera ha messo spesso al centro il racconto della diversità. Per indagare questo tema ha creato un universo simbolico eclettico e persino straniante, popolato tanto da grandi artisti del passato quanto da protagonisti dei nostri tempi, da ragazze/i ordinari/e e dall’avatar giramondo dell’autore stesso.
Nei fumetti al centro di questa mostra, Toffolo ha raccontato le acrobazie emotive che affronta chiunque si trovi ad affrontare la sfida di accettare e di accettarsi. A partire dalla prima giovinezza fino all’età adulta e, persino, alla vecchiaia. L’apprendista fantasma Fregoli; il colosso del pugilato Primo Carnera; la teenager Piera che affronta la morte della nonna; l’intellettuale Pasolini che cerca una via per esprimere il proprio territorio; il gorilla albino Copito de Nieve; il poeta inclassificabile Remo Remotti; il fumettista ossessionato Magnus; lo stesso autore, sempre in scena con una maschera da teschio e un costume da yeti. Si tratta di alcune fra le tante forme che ha assunto la ricerca intorno alla diversità nelle opere di Toffolo. Quasi a suggerire che tutto è diverso, che la diversità è ovunque – e che il ruolo dell’artista è tuffarcisi dentro. A capofitto.
Un percorso, quello di Toffolo, all’insegna insieme del grottesco e della leggerezza poetica, che ha avvicinato nel nostro Paese due campi all’apparenza lontani come la musica e il fumetto. Musicista, fumettista, innovatore culturale, Davide Toffolo ha segnato con le sue pennellate decise, il suo rock energico e la sua scrittura empatica almeno due generazioni di italiani dal 1994, con la formazione della band “Tre allegri ragazzi morti”, e poi dal 1996, con la pubblicazione del fumetto Piera degli spiriti, cui hanno fatto seguito 20 album musicali e 20 opere a fumetti.
Una carriera che COMICON 2022 celebra con una ricca mostra personale, che ripercorre il tema chiave della diversità attraverso una selezione di tavole originali, foto di scena, maschere, costumi e materiali che rappresentano il contributo di un artista capace di ridisegnare il nostro tempo.