PHALLAINA

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Il Napoli COMICON presenta quest’anno in esclusiva assoluta per l’Italia PHALLAINA, opera creata dall’autrice e regista Marietta Ren. Phallaina è un’opera multimediale, che propone un nuovo modo di lettura, disponibile su diversi media: un’ applicazione gratuita per smartphone e tablet e un affresco di 115 metri accompagnato da un dispositivo audio.

Nata dall’interesse della regista Marietta Ren per la neurobiologia, Phallaina è un progetto di fumetto senza gabbie, a scorrimento orizzontale (denominato “bande défilée”), sviluppato per la fruizione tramite schermi tattili sulla base di una “narrazione ibrida”. Il lettore segue il percorso di Audrey, giovane donna epilettica che soffre di crisi allucinatorie  dovute ad una rarissima anomalia  del suo cervello denominata physeter e che durante queste crisi vede apparire continuamente delle balene. Il dottor Chaillet, il suo neurologo, le offre di partecipare ad una sperimentazione clinica, che potrebbe alleviare i suoi attacchi. La storia ritrae anche il personaggio di Chloé, una giovane ricercatrice che si dedica allo studio del physeter. Il complesso rapporto  che si sviluppa tra le due donne è ritratto attraverso la loro vita di tutti i giorni all’istituto di ricerca Nereis, dove  si trova anche un affresco chiamato Phallainas (secondo l’ etimo greco).

La mostra inerente che si potrà ammirare al COMICON 2016 (dopo essere stata presentata in anteprima mondiale al festival di Angoulême), si snoda lungo un affresco all’aperto di 115 metri di lunghezza e riporta in maniera estremamente poetica la leggenda delle mitiche creature che hanno dato origine  al titolo del fumetto. Il progetto multimediale di Phallaina è stato sviluppato nel corso del 2015 dall’équipe francese Small Bang, ospite del festival insieme all’autrice, co-finanziato dal CNC (Centre National du Cinéma et de l’image animée) e co-prodotto dal dipartimento Nouvelles Ecritures di France Télévisions.

L’affresco in mostra è stato realizzato dall’architetto italiano Concetta Sangrigoli dello studio francese  Oikos. La storia presente nell’affresco è stata tradotta in esclusiva per la mostra italiana dallo scrittore campano Francesco Forlani ed è arricchita da un complesso ambiente sonoro, creato dal sound designer Côme Jalibert, che favorisce una completa immersione nell’opera man mano che si procede nel cammino.