Ratingher

Ratigher, pseudonimo di Francesco D’Erminio è nato a Popoli nel 1978 e cresce tra Bologna e Pavia. 

Sarà ospite di COMICON 2018 con Coconino Press – Fandango, di cui è il nuovo Direttore Editoriale.

Il nome d’arte “Ratigher” deriva dalla puntata de I Simpson, Il fanciullo interiore di Bart, in cui Bart dichiara al mogul Brad Goodman di chiamarsi Ratigher (“Rudiger”, nella versione originale). 
Deciso a diventare un disegnatore professionista per Marvel Comics e Image Comics, quando inizia l’università a Bologna si avvicina invece al mondo del fumetto underground, grazie all’amicizia con Tuono Pettinato. Con lui, esordisce nel 1998, auto pubblicando i suoi primi primi fumetti. Tre anni dopo fonda Donna Bavosa, etichetta che pubblica fumetti e dischi musicali. Negli anni duemila appare sulle riviste Lamette, Nervi, Monipodio, Nixon e XL, che gli pubblica la serie Vita a 3000.
Nel 2007, insieme ai fumettisti Tuono PettinatoLRNZDr. Pira e Maicol & Mirco crea il collettivo Super Amici, con cui pubblica le riviste Hobby Comics e Pic Nic. Il gruppo cambia nome nel 2013, diventando Fratelli del cielo, e l’anno successivo LRNZ si allontana per dedicarsi ai propri lavori. Con Dr. Pira realizza nel 2011 Ultimo Impero, in cui si racconta la lotta di due eserciti, le cui fazioni opposte iniziano a caricare agli estremi del volume per poi scontrarsi al centro.
Il nome di Ratigher acquista popolarità nel 2011, quando l’autore si fa notare per il graphic novel horror Trama – Il peso di una testa mozzata, per i tipi di GRRRzetic, guadagnandosi il plauso della critica.
Nel 2014 Roberto Recchioni, curatore della proprietà Bonelli Dylan Dog, annuncia che Ratigher esordirà come sceneggiatore del personaggio sulla testata mensile. Nello stesso anno esce Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra, opera distribuita con il metodo “Prima o mai”, una modalità di distribuzione su richiesta ideata dallo stesso Ratigher. Nelle parole dell’autore, l’operazione è volta a «diversificare ed ibridare le tecniche di produzione e cercare di correggere le storture, affinando più sistemi rispetto al tentativo di renderne uno solo perfetto». Il fumetto vince il premio Attilio Micheluzzi 2015.
Ha collaborato con riviste come U.D.W.F.G., The Milan Review e Vice ITALIA, per cui ha creato la serie Bimbo Fango e cura dal 2012 la rubrica Intanto altrove.
Ha insegnato stampa editoriale presso lo IED di Roma.