Yoshiyasu Tamura

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Yoshiyasu Tamura nelle sue opere fa uso di una sapiente miscela di tecniche tradizionali della pittura giapponese e occidentale. L’artista aggiunge inoltre alle sue creazioni elementi mutuati dalle tecniche espressive del manga – quali l’attenzione per il character design e lo storytelling – attingendo dalla propria esperienza come fumettista (mangaka). La sua produzione si rifà concettualmente alle icone medievali europee, pur facendo riferimento anche alle opere della letteratura giapponese antica.

L’artista nasce nel 1977 a Gunma, in Giappone. Ai tempi del liceo comincia a disegnare le sue prime opere manga originali e, dopo qualche tentativo, riesce a firmare un contratto con la famosa casa editrice Shueisha (una delle più grandi case editrici che si occupano di manga). Il 2003 è l’anno di pubblicazione della sua serie a fumetti “Fudegami” (JUMPCOMICS, Shuei-sha). Nello stesso periodo porta avanti anche la sua attività di pittore tenendo mostre nella capitale, Tokyo, e dintorni (la prima mostra “Genshi – mostra delle opere di Yoshiyasu Tamura” viene tenuta nel 2002 presso la galleria “Gallery Forest” a Ginza).

Nel 2007 con la sospensione della rivista “Gekkan Shonen Jump” con cui aveva un contratto, inizia a dedicarsi con enfasi alla pittura mentre si occupa anche di lavori di illustrazione per il settore pubblicitario. La sua partecipazione alle mostre nazionali, in particolar modo in quelle a Tokyo, cresce. La sua attività a livello internazionale ha inizio con la partecipazione alla mostra “Nihon-ga ZERO” (Higari Zingaro, Kaikaikiki) organizzata dall’artista Takashi Murakami nel 2011. Nello stesso anno presenzia vari festival artistici a Città del Messico, Basel, Taipei e Los Angels e nell’anno seguente anche a New York, Poznan, ancora Città del Messico e Basel. Nel 2013 viene invitato a partecipare ad alcune manifestazioni culturali a Siena, Lucca e a Lisbona.

Recentemente, in occasione delle mostre all’estero, organizza anche workshop e conferenze su richiesta degli organizzatori degli eventi e delle scuole di fumetto e design. Tramite queste iniziative non solo insegna le tecniche del disegno manga ma si fa anche portavoce di una più ampia riflessione personale a proposito della cultura pop e manga e delle sue influenze nel Giappone contemporaneo. Collabora continuativamente con l’Associazione Italia Giappone Ochacaffè, che lo porta al Napoli Comicon come ospite dell’Asian Village.