Straordinaria location, Castel Sant’Elmo è la sede principale di Napoli COMICON fin dalla sua prima edizione nel 1998.
Di seguito alcune notazioni storiche, espunte dal sito ufficiale del bene monumentale parte della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli.
Le prime notizie relative a Castel Sant’Elmo risalgono al 1275.
Nel 1329 Roberto d’Angiò affida l’incarico del suo ampliamento allo scultore e architetto senese Tino di Camaino che trasforma l’edificio in un vero e proprio palatium per il re e per la corte; nel 1348 viene definito nei documenti come castrum Sancti Erasmi, per la presenza di una cappella dedicata a Sant’Erasmo.
Durante il viceregno spagnolo (1504-1707) il castello, chiamato Sant’Ermo e poi Sant’Elmo, forse per la corruzione del nome Erasmo, viene trasformato in fortezza difensiva per volere di Don Pedro de Toledo (viceré dal 1532 al 1553) e il progetto affidato a Pedro Luis Escrivà, ingegnere militare di Valencia. La costruzione dell’edificio nell’attuale configurazione, a pianta stellare, inizia nel 1537 e nel 1538 viene posta sul portale di ingresso l’epigrafe, sormontata dallo stemma di Carlo V con l’aquila bicipite asburgica.
Dal 1860, allontanatosi l’ultimo presidio borbonico, Castel Sant’Elmo è stato adibito a carcere militare fino al 1952. Successivamente la fortezza è passata al demanio militare fino al 1976, anno in cui ha avuto inizio un imponente intervento di restauro. I lavori, durati sette anni, hanno reso possibile il recupero dell’originaria struttura, rendendo visibili gli antichi percorsi, i camminamenti di ronda e gli ambienti sotterranei.
Nel 1982 il complesso monumentale è stato dato in consegna alla Soprintendenza per Beni Artistici e Storici di Napoli, che ha proseguito importanti lavori di restauro, recuperando nuovi e moderni spazi espositivi.
Solo dagli inizi degli anni Ottanta si può affermare che Castel Sant’Elmo sia entrato a far parte a pieno titolo della vita di Napoli, dopo essere rimasto per secoli un corpo sostanzialmente estraneo allo sviluppo civile fino a che è diventato sede d’iniziative espositive e manifestazioni culturali.
Nel corso di questi ultimi venti anni la vocazione del complesso monumentale di Sant’Elmo si è andata focalizzando intorno ad un ruolo culturale e dialettico dalle vaste implicazioni.
In questo processo, Napoli COMICON ha svolto e continua a svolgere un ruolo di primo piano, attraverso la valorizzazione di questo straordinario luogo culturale, ponendolo al centro di un Salone sempre più internazionale, location per tante mostre e sede di incontri ed eventi culturali per numerosissimi ospiti provenienti da tutto il mondo.