Il 28 aprile 2019 dalle 11:00 alle 18:00 avrà luogo in piazza Dante a Napoli il percorso espositivo Dioscotto – Area Riservata, curato dalla Chiesa Pastafariana Italiana che rientra nel cartellone di eventi di COMIC(ON)OFF.
La Chiesa Pastafariana Italiana, attraverso la campagna nazionale Dioscotto, dà un originale contributo alla battaglia di EndBlasphemyLaws, che chiede l’abolizione delle leggi contro la blasfemia, spesso strumento di censura e persecuzione. Il sindaco De Magistris ha riconosciuto il patrocinio morale al percorso espositivo denominato Dioscotto – Area Riservata che nella domenica del 28 aprile sarà tracciato e aperto al pubblico in piazza Dante a Napoli.
In collaborazione con la Street Levels Gallery (Firenze) e con il progetto di allestimento dell’architetto Agostino Granato, la mostra avrà luogo all’interno di un’area “riservata” eppure aperta, di protezione e al contempo dalla massima trasparenza: ciò che normalmente si intende silenziare o punire, in questa mostra è tutelato ed esibito. Le opere esposte sono una riserva di contenuti e di immagini dal taglio ironico, satirico al contempo etico: l’istinto di “offendere” è orientato dal bisogno di affrancarsi da qualsiasi forma di fondamentalismo culturale o religioso.
Ad esporre le proprie opere saranno: Alt, Mauro Biani, Daniele Caluri ed Emiliano Pagani, Ceffon, Giancarlo Covino, Amleto De Silva, DoubleWhy, Giorgio Franzaroli, Hogre, Illustre Feccia, Malt, Mario Natangelo, Pierz, Yele Maria, vignettisti, subvertiser e street artist. Alcuni prediligono un gioco sottile, allusivo, altri – maggiormente legati al mondo dell’informazione – si sforzano di ribaltare le priorità e di denunciare il vero dolo e il vero male. Hogre, DoubleWhy, Illustre Feccia con il sabotaggio creativo dei linguaggi di propaganda riescono a spostare il confronto dal sacro all’ideologico. Altri artisti, come Pierz, come Alt, introducono nella mostra una chiave di lettura documentaria o prettamente informativa. Pierz, infatti, ha realizzato un vero e proprio fumetto allo scopo di illustrare la normativa vigente. Yele Maria, Malt mostrano invece come l’accusa di blasfemia sia spesso correlata all’opera di denuncia o di attivismo per i diritti civili. Daniele Caluri ed Emiliano Pagani, autori di Don Zauker, prossimi ad uscire con Feltrinelli, propongono alcuni esilaranti momenti di un personaggio divenuto ormai simbolo della tradizione anticlericale italiana.
L’opening è previsto alle 11:00 e darà inizio alla manifestazione con una dedica a Mimmo Borrelli e alla cultura napoletana. Alessandro Gioia, infatti, interpreterà un breve estratto de ‘A Sciaveca, la mirabile opera di Borrelli in cui il linguaggio stesso si fa corpo e trascina l’imponderabile nella realtà umana. Nel corso della giornata, altre performance musicali e teatrali si avvicenderanno. Avranno il piglio immaginifico e ironico di Pier Macchiè, l’impronta muta eppure eloquente del mimo di Simona Forte, la durezza cinica e beffarda della satira di Maurizio Capuano.
La mostra sarà disallestita alle 18:00, ma l’evento prosegue e si conclude alle 21:30 al Kesté con uno spettacolo del Lab di Stand Up Comedy Napoli a cura di Fausto Rio e presentato da Daniele Fabbri.
Un tempo, nelle pubbliche piazze, le opere venivano messe all’indice e le persone condannate al rogo per il loro pensiero. Oggi, in una pubblica piazza di Napoli, si riserva un’area – quasi fosse un privilegio – al dissenso, alla protesta, alla rinnegazione perché nel chiedere l’abolizione dei reati di blasfemia, la campagna Dioscotto afferma la libertà di espressione e l’autonomia dell’arte da ogni ideologia. L’evento non incita alla blasfemia. Al contrario la Chiesa Pastafariana si prodiga per suggerire alle persone di evitare di incorrere in illecito amministrativo o in reato di vilipendio, anzi raccomanda alle persone di imprecare contro il Prodigioso Spaghetto Volante, cui attribuisce assoluta tolleranza e divina indifferenza. Dioscotto prende il nome infatti dalla tipica bestemmia pastafariana e non contiene riferimenti ad altre divinità. Possiamo però dire che la giornata pone una questione seria.