Per la sezione Giochi di COMICON 2019 potrete incontrare due ospiti d’eccezione che saranno presenti tutti e quattro i giorni, nell’area GDR del padiglione giochi. Si tratta di Nicola DeGobbis e Andrea “Il Rosso” Lucca, due figure di riferimento della scena italiana dei giochi di ruolo.
Nicola DeGobbis è il volto del GDR italiano.
Prima come dimostratore, poi come organizzatore di eventi e infine come fondatore di NEED GAMES! casa editrice milanese focalizzata sui GDR.
Nicola ha portato in Italia la D&D Adventurers League, la lega di gioco organizzato di D&D 5ed, gioco che ama follemente e che segue per conto di Asmodee, creando una community seconda solo all’America.
Con il suo mantra RUOLARE. DURO. SEMPRE. ha fatto uscire di casa i giocatori, ha portato il GDR ovunque e lo ha introdotto all’interno di aziende e multinazionali come leva di marketing.
Con la squadra di NEED GAMES localizza in Italia solo grandi successi e grazie al suo amore per il GDR, alla sua schietta naturalezza e alla sua energia coinvolgente, porta allegria ovunque vada.
Vedere master(izz)are Nicola è sempre coinvolgente e fa perfettamente capire perché “il GDR è una figata Devastante”.
Andrea “il Rosso” Lucca è una delle figure di riferimento del gioco organizzato di D&D 5th edizione in Italia.
Ha collaborato a prestigiosi progetti come Journey to Ragnarok ed è autore di Codex Venator la prima Shared Campaign Italiana per 5° edizione.
Oltre ai suoi lavori autoriali collabora costantemente con la casa editrice Need Games e tutti i martedì parla di giochi di ruolo sul suo podcast “Locanda del Drago Rosso”.
“Cosa mi spinge a raccontare storie? Forse il desiderio di viverle in prima persona: una sorta di voglia d’avventura inesauribile, un desiderio di viaggiare per mondi fantastici sconfinato. Scrivere è semplice, come se io stesso vivessi le storie che immagino: che sia sulla prua di una nave vichinga o sul ponte di comando di un incrociatore stellare, io sono li. La speranza è che questa voglia di avventura possa contagiare chi leggerà quello che scrivo, che possa provare lui stesso le emozioni che io ho provato, che possa vivere il brivido dell’ignoto. Questo è quello che cerco di trasmettere: lo stupore di vedere la realtà fantastica che io per primo ho scoperto.”