Lucy – La speranza di Tanino Liberatore

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Lucy – La Speranza

Dopo 10 lunghi anni di attesa, arriva finalmente in Italia Lucy – La speranza, uno dei capolavori assoluti di Tanino Liberatore. COMICON Edizioni continua nella pubblicazione dei grandi maestri della Nona Arte italiana, e vuole sottolineare la portata dell’evento editoriale, ovvero il ritorno del Michelangelo del Fumetto alla narrazione per immagini, dopo moltissimo tempo, ovviamente per i lettori italiani.

Il fumetto, infatti, è stato pubblicato per la prima volta in Francia nel 2007, e narra la storia delle origini dell’uomo, segnando un momento di svolta artistica per il disegnatore di Ranxerox. Messi da parte momentaneamente gli strumenti tradizionali, Liberatore sperimenta qui ー con risultati sbalorditivi ー le tecniche digitali. Il passaggio dalle matite al computer è una perfetta metafora per sottolineare il tema principale dell’opera sceneggiata da Patrick Norbert: l’evoluzione. Le vicende ru

otano infatti attorno a Lucy, una giovane esemplare di Australopithecus afarensis, che, nei panni di una primordiale eroina, dovrà affrontare un incredibile viaggio costantemente in bilico tra umanità e bestialità. Il segno esplosivo e muscolare di Liberatore emerge con tutta la sua forza nei feroci scontri animaleschi e attraverso ambientazioni caratterizzate da una natura lussureggiante di un mondo ormai perduto.

Naturalmente il riferimento storico risale alle tracce ritrovate in Etiopia nel 1974 di un esemplare femminile capace già di camminare in forma quasi eretta e chiamata Lucy dalla canzone Lucy in the Sky with Diamond dei Beatles.Per Liberatore è un progetto cominciato moltissimi anni orsono, con alcune illustrazioni uscite per la rivista “Il Grifo” negli anni ‘90, in bianco e nero, a matita; nel quale, ancora una volta, l’autore abruzzese stupisce tutti per la capacità visiva e grafica, per la non facile abilità di mettere immagini artistiche a servizio di un testo e di una sceneggiatura. Il tutto in una storia complessa, quasi muta, dove la bellezza, la violenza e l’erotismo, tre caratteristiche portanti dell’Arte di Liberatore, riescono ad emergere anche in presenza di personaggi e ambientazioni che non sembrano rientrare in quelle tipologie.

Il volume rientra nella collana “Sinestesie” e ambisce a diventare un importante trait d’union tra sapere scientifico e sguardo artistico. L’albo, cartonato e di grandi dimensioni, è arricchito da una sezione completamente inedita di schizzi, studi e ricerche preparatorie; in appendice infine, verranno proposti i contributi scientifici di due eminenti studiosi italiani, il professore de La Sapienza Giorgio Manzi, antropologo e divulgatore scientifico, e il professor Damiano Marchi, antropologo dell’Università di Pisa.