Ramarro. La variant disegnata da Tanino Liberatore

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Cover variant realizzata da Tanino Liberatore

Affilate le lame… In vista del prossimo Lucca Comics&Games, COMICON Edizioni presenta: Ramarro – Primo Supereroe Masochista di Giuseppe Palumbo e un’edizione limitata in sole 500 copie con una cover inedita di Tanino Liberatore che interpreta a modo suo la creatura dell’amico, rendendo omaggio ad una delle più geniali creazioni fumettistiche degli anni ’80 e ’90.

Ramarro – Primo Supereroe Masochista. Guerre Fredde raccoglie tutte le storie del periodo Frigidaire revisionate dallo stesso autore più una sezione di omaggi, materiale inedito e contributi critici. Un’edizione unica, una vera e propria Director’s Cut, il recupero di un personaggio “fondamentale” nella storia del fumetto in un volume attuale e pronto a conquistare anche le nuove generazioni di lettori!

Nel 1986 un giovane disegnatore di nome Giuseppe Palumbo si presenta nella redazione della Primo Carnera Editore, mitica casa editrice che dall’inizio del decennio con la carica iconoclasta del suo Frigidaire entusiasma i lettori italiani grazie alla genialità dei suoi autori, Pazienza, Scòzzari, Liberatore e tanti altri. Il ventiduenne autore di Matera reca con sé alcune splendide tavole di un nuovo personaggio, un nerboruto e verdissimo supereroe dal nome di Ramarro che di lì a poco, dopo l’esordio sul n. 12 di Tempi Supplementari, avrebbe invaso le pagine di Frigidaire con le sue folli gesta.

Ramarro è infatti un eroe sui generis, come il rettile da cui prende il nome ha la possibilità di far ricrescere le parti del corpo che nel corso delle sue avventure gli vengono asportate. Anzi, a maggior ragione, Ramarro gode della situazione e questo fa di lui il primo e forse unico eroe masochista della storia del Fumetto. Le autolesionistiche imprese di Ramarro si propagano all’interno di un mondo dalle atmosfere livide e sature di colori cangianti e iridescenti. L’epicità dell’ambientazione diventa una perfetta cornice per Ramarro, eroe nero, perverso e decadente, che non rifugge l’abisso ma vi si specchia bramoso lasciandosi cadere.

Geni del Male, donzelle in pericolo, mondi da salvare, Ramarro ci si butta a capofitto, ogni avventura un pretesto per soddisfare il suo masochistico bisogno di mutilazione e dolore, sempre alla ricerca di un avversario feroce e sanguinario, pronto ad infliggergli le pene più atroci. Obiettivo finale: la sua totale e straziante autodistruzione. Nel corso degli anni Ramarro affronterà numerose avventure e numerose amputazioni e accompagnerà il suo creatore in diverse esperienze editoriali. Ogni impresa una nuova agonia, nuovi violentissimi scontri e soprattutto nuove meravigliose tavole nelle quali Palumbo si evolve come artista e matura come autore.