È il 30 settembre 1948 quando nelle edicole italiane debutta il primo albo a striscia di Tex, il personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini, destinato a diventare il più amato eroe del fumetto italiano e uno dei più longevi del fumetto mondiale.
Settant’anni dopo, Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF! Festival celebrano il ranger portando a Roma la grande mostra dal titolo TEX. 70 ANNI DI UN MITO, aperta dal 24 maggio 2019 al 14 luglio 2019 al MATTATOIO – TESTACCIO.
Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, in collaborazione con la redazione di Sergio Bonelli Editore, COMICON e ARF! Festival, la mostra racconterà come Tex sia riuscito ad entrare a far parte delle abitudini di lettura degli italiani trasformandosi negli anni in un vero e proprio fenomeno di costume.
Un viaggio per ripercorrere l’epopea di Tex Willer, che è anche quella della Frontiera americana, dalla sua creazione ai giorni nostri, attraversando gli eventi e i personaggi della serie e gli straordinari artisti della matita e del pennello che hanno reso Tex il mito che noi tutti conosciamo.
Dal 1948 quindi, alle più recenti incarnazioni del personaggio simbolo della Sergio Bonelli Editore, il viaggio prosegue attraverso le splendide tavole realizzate, tanto nel formato francese quanto nel classico formato Bonelli, da artisti straordinari come Mario Alberti, Stefano Andreucci, Maurizio Dotti, Corrado Mastantuono e Bruno Brindisi, che accompagneranno i visitatori al cospetto di un giovane Tex Willer, protagonista di storie raccontate da Mauro Boselli e ambientate all’origine del mito quando, quello che sarebbe diventato il più famoso ranger del west, era ingiustamente accusato di essere un fuorilegge.
L’esposizione che ripercorre i 70 anni di Tex è quindi destinata agli appassionati di ogni età, ma è pensata anche per chi si volesse avvicinare per la prima volta al mondo grintoso, antirazzista e nemico di ogni ingiustizia di Tex e di suo figlio Kit Willer, del simpaticamente burbero Kit Carson e del fiero navajo Tiger Jack.