Arriva il Commissario Ricciardi a Fumetti – Dal grande successo di De Giovanni

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Per la prima volta nella sua storia Sergio Bonelli Editore debutta nel mondo delle Graphic Novel e lo fa proponendo ai lettori quattro avventure a fumetti del Commissario Ricciardi, celebre personaggio nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, di cui sono state mostrate le prima tavole nel programma COMIC(ON)OFF 2017.

Per l’occasione ci saranno due grandi eventi di presentazione l’11 ottobre. Si inizia la mattina dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli “Federico II” in Vico Monte della Pietà 1, in occasione dell’inaugurazione dei corsi 2017/2018 di Sociologia delle Tecnologie Culturali e di Sociologia e Storia dei Media del prof. Sergio Brancato. Dopo l’introduzione del Magnifico Rettore Gaetano Manfredi e del Direttore del Dipartimento prof.ssa Enrica Amaturo, sarà infatti lo scrittore Maurizio de Giovanni -proprio in occasione dell’uscita del primo volume de Il commissario Ricciardi a fumetti– a interrogarsi coi presenti sul tema della letteratura che attraversa i media. L’iniziativa è destinata agli studenti ma aperta a tutti.

Nel pomeriggio, alle ore 18:30 presso il Teatro Acacia di Napoli la  presentazione in anteprima, alla presenza di Maurizio de Giovanni, del direttore editoriale Sergio Bonelli Editore Michele Masiero, del curatore Luca Crovi e degli autori della serie. Nel progetto sono stati coinvolti infatti come sceneggiatori Claudio Falco, Sergio Brancato e Paolo Terracciano. Il primo ha firmato vari episodi della serie a fumetti di “Dampyr”, mentre gli altri due da anni fanno parte della squadra che scrive la serie televisiva “Un posto al sole” per Rai3.  Questi tre superesperti delle trame tessute da Maurizio de Giovanni hanno discusso con lui su come adattarle al linguaggio del fumetto e ricrearle affidandole ai disegni di quattro artisti come Daniele Bigliardo, Lucilla Stellato, Alessandro Nespolino e Luigi Siniscalchi. Attraverso i loro pennelli, la Napoli degli Anni Trenta ha preso vita. Daniele Bigliardo ha realizzato gli studi preparatori dei personaggi e firmerà anche le copertine della serie.  I colori sono stati affidati alla Scuola Italiana di Comix di Napoli che ha animato con il suo lavoro la varia umanità che circonda il commissario Ricciardi così come la complessità della brulicante città partenopea negli interni e negli esterni. Per ogni storia e ogni Stagione, che compongono i primi quattro episodi, è stato studiato un colore specifico. La squadra di coloristi è composta da Ylenia Di Napoli, Mariastella Granata, Francesca Carotenuto, Marco Matrone e Andrea Errico ed è stata coordinata da Mario Punzo e Giuseppe Boccia.

Così il 19 ottobre arriverà in libreria, un mese prima che in edicola, il primo volume della serie, Il Senso del dolore, con sceneggiatura di Claudio Falco e disegni di Daniele Bigliardo, ambientato a Napoli nel 1931, quando marzo sta per finire ma della primavera non c’è ancora nessuna traccia. La città è scossa dal vento gelido e da una notizia: il grande tenore Arnaldo Vezzi – voce sublime, artista di fama mondiale– viene trovato cadavere nel suo camerino al Real Teatro di San Carlo prima della rappresentazione di Pagliacci. La gola squarciata da un frammento acuminato di uno specchio andato in pezzi. A risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, in forza alla Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli.

Spiega Maurizio de Giovanni: “Di fronte a un testo scritto siamo attivi. Mentre leggiamo un libro non possiamo fare altro: chiacchierare, navigare sui social, guardare un film. Anche per questo narrativa, cinema, telefilm e fumetti hanno linguaggi molto diversi. Quello che come scrittore posso rendere attraverso la narrativa è in primo luogo proprio l’interiorità dei personaggi. Ne racconto i sentimenti, più che le azioni. Quando invece si lavora su linguaggi visivi, è necessario affidare l’interiorità alle espressioni dei personaggi, ai loro volti e alle loro interazioni. Così Il Commissario Ricciardi a fumetti non è traduzione in realtà della mia inventiva letteraria. Ma la traduzione di quanto io avevo immaginato in un’altra fantasia”.

Racconta Michele Masiero, Direttore Editoriale Sergio Bonelli Editore: Per noi l’uscita delle avventure del Commissario Ricciardi a Fumetti è una grande gioia. Inizialmente non sapevamo che de Giovanni fosse appassionato di fumetti e ne siamo rimasti particolarmente felici, visto che noi siamo a nostra volta grandi fan del Commissario Ricciardi. Una delle cose più belle di questa collaborazione è che la scrittura di de Giovanni è particolarmente emozionale e approfondisce la psicologia dei personaggi, come accade per i fumetti Bonelli che a loro volta guardano alla grande letteratura popolare. Così abbiamo unito le forze, cercando di mettere insieme le migliori qualità di entrambi. Ed è nato il Commissario Ricciardi a fumetti”.

Daniele Bigliardo aggiunge: “La trasposizione dal racconto scritto a quello per immagini non è mai indolore. Le scelte che si compiono nell’adattamento tra un media e l’altro sono ardue e coinvolgono, non senza sacrificio, l’immaginario e l’operato dell’autore. Quando si legge un romanzo ciascuno immagina il volto dei protagonisti e dover operare questo tipo di scelta, assegnando un volto “definitivo” a personaggi tanto letti ed amati, è di per sé complesso. Anche individuare una forma grafica specifica da utilizzare per le storie ha richiesto un certo impegno: volevo che fosse allo stesso tempo un fumetto Bonelli e contemporaneamente qualcosa di più. Ho meditato a lungo sulle tecniche da utilizzare: la semplice matita, la mezzatinta, il colore. Mi sono letteralmente scervellato per capire come impostare la pagina e come partire. Poi dopo avere fatto varie prove è bastato un incontro alla Scuola Italiana di Comix di Napoli con tutti i disegnatori, gli sceneggiatori, Maurizio de Giovanni e lo staff Bonelli e tutto mi è sembrato più chiaro”.

Investigatore anomalo, mal sopportato dai superiori per la sua insofferenza agli ordini ed evitato dai sottoposti per il carattere introverso, Ricciardi, un uomo condannato a guardare e amare da una finestra, coltiva nell’animo tormentato un segreto inconfessabile: fin da bambino vede i morti nel loro ultimo attimo di vita e ne sente il dolore del distacco.