Monolith

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Sabato 29 aprile alle 14:00 in sala Italia avrà luogo la presentazione del secondo volume di Monolith (Sergio Bonelli Editore). Per l’occasione il pubblico di Napoli COMICON, potrà vedere una scena dell’omonimo film prodotto da Sky Cinema e Lock&Valentine, coprodotto da Sergio Bonelli Editore, distribuito da Vision Distribution.
Parteciperanno all’evento Roberto RecchioniMauro Uzzeo e Lorenzo LRNZ Ceccotti, guidati da Michele Masiero, Direttore Editoriale della Sergio Bonelli Editore, e Giorgio Viaro, direttore di Best Movie.monolith_2

Monolith. Sandra è chiusa fuori dalla sua Monolith, la macchina più sicura del mondo, costruita per proteggere i propri cari da qualsiasi minaccia. Suo figlio David è rimasto al suo interno, ha solo due anni e non può liberarsi da solo. Intorno a loro il deserto, per miglia e miglia. Sandra deve liberare il suo bambino, deve trovare il modo di aprire quella corazza di acciaio, ed è pronta a tutto, anche a mettere a rischio la sua stessa vita.
Il calar della notte porterà il buio, il sorgere del sole trasformerà l’automobile in una fornace. Sandra ha poco tempo a disposizione e questa volta potrà contare solo sulle sue forze.
Sperduta nel nulla, con possibilità di riuscita praticamente nulle, alla mercé di animali feroci e senz’acqua… Il coraggio di una madre riuscirà ad avere la meglio sulla Monolith?

Il regista del film, Ivan Silvestrini ha detto:

Monolith è una storia che indaga sul nostro rapporto con una tecnologia iperprotettiva, che si sostituisce sempre più a noi nelle nostre scelte. Come un ventre oscuro, la Monolith protegge il bambino di Sandra, da tutto e da tutti, persino da lei.
Da sceneggiatore dovrei definire questo film un thriller psicologico, ma da padre non posso che trovarlo un vero e proprio horror. E in ogni fase della sua realizzazione, dalla scrittura alle riprese, non riuscivo a togliermi dalla testa la domanda: cosa farei se capitasse a me e mio figlio?
Amo le storie che sanno rivelare un movimento interiore attraverso un accadimento esteriore. La situazione estrema in cui si trova la protagonista di questo film la costringe a confrontarsi con il suo lato più oscuro, con le innominabili pulsioni che ogni genitore affronta nei primi anni di vita di un bambino, e la vittoria della donna sulla macchina è possibile solo attraverso il cambiamento e l’accettazione di una nuova forma d’amore e abnegazione. Realizzare questo film è stata davvero un’impresa epica.