In mostra a COMICON “Nel segno di Z. 56 autori per AkaB”

0
851
AkaB

Scomparso prematuramente nel 2019, AkaB è stato tra i principali esponenti della scena del fumetto alternativo in Italia. COMICON gli rende omaggio ospitando una mostra che prova a scaraventare lo sguardo dei visitatori verso la poetica di uno degli autori più insondabili del panorama nazionale. Il suo ultimo lavoro, Le Mani di Z, a cui è ispirata la mostra, è una storia che parla «della delusione collettiva del reale e del conseguente bisogno di rifugiarsi nelle opere di fantasia, nella cultura Pop». La stessa cultura pop che AkaB ha tentato instancabilmente di deostruire attraverso le sue opere, per mostrarne i lati più umani. 

Il fil rouge del suo percorso di ricerca nel fumetto, è un’analisi profonda e spietata del concetto di personaggio popolare, depotenziato e svuotato della sua aurea di “mito”, ma al tempo stesso reso concreto attraverso storie in grado di mettere in scena la loro immaginifica potenza in contesti di drammatico realismo. Tra i più chiari esempi della ricerca di realismo da parte di AkaB ci sono opere come Pop! Vite ascensionali, la sua interpretazione di Dylan Dog in Claustrophobia, la collaborazione con Dario Panzeri per Perso nel bosco – dove trasforma il mito di Batman sino a ridurlo ai minimi termini – e infine Iron Kobra, dove la spy story perde ogni aura mistica di avventura.  

Il suo stile narrativo e visivo tagliente, inconfondibile e inquietante, gli ha permesso di avviare collaborazioni con case editrici primarie degli Stati Uniti, come Marvel, Dark Horse e DC Comics, e con case editrici italiane quali Sergio Bonelli Editore, Edizioni BD e Shockdom. Artista inquieto e poliedrico, capace di spaziare dal fumetto al cinema, nel 2003 realizzò il suo primo cortometraggio, Mattatoio, selezionato alla 60° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, seguito da Il corpo di Cristo del 2004 e da Vita e opere di un Santo del 2005. 

Nella mostra organizzata da COMICON, interamente costruita all’interno di un grande parallelepipedo nero, saranno esposte non solo le tavole originali dell’opera postuma di Akab, ma anche ben cinquantasei omaggi – alcuni in forma di breve fumetto, altri in forma di illustrazione – che numerosi autori (da Davide Toffolo a Tuono Pettinato, passando per Fumettibrutti, Bacilieri, Camuncoli, Zerocalcare…) gli hanno voluto rendere per celebrare il suo lavoro.